LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
A te

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

A te che vivi

sulla montagna,

aspetta ancora un po'…

 

Metti ceppi di cedro

sulla tua pietra rossa

 

Ti sentirò

dall’odore del vino buono

il vino invecchiato

tra le rughe delle tue pareti

iniziate d’attese

 

Mi riconoscerai

o uomo che vivi sulla montagna

dai teschi sulla collana,

dalla cenere tra i capelli

che, tuttavia, mai tradì

l’odore della rosa.

 

E allora tu saprai

il punto della luce abissale,

dove muore l’omega del verbo

 

Oh tu,

solo e selvaggio,

mio degno e divino uomo

della montagna!

 Caterina Alagna - 24/05/2023 12:35:00 [ leggi altri commenti di Caterina Alagna » ]

Come sempre i tuoi versi aprono squarci nell’anima e s’addentrano con la loro straordinaria bellezza!

 Elisa Mazzieri - 23/05/2023 09:52:00 [ leggi altri commenti di Elisa Mazzieri » ]

Aspetta ancora un po’
Aspetta a scendere? E il Cedro Libanese sarà forza vitale finché sia raggiunta la madre della luce abissale?
Dunque è sempre - chiedo, modestamente, chiedo - al Muladhara che siamo incollati/e?
A e Ω sono parabola e verbo e se sovrapposti danno un altro simbolo ancora.
"Nel Regno si entra in due, completati nella proprio Yin e Yang" (cit. da uno dei tanti vangeli apocrifi).
Cara Poetessa, tu questo già lo sai.
E dunque, a chi ti rivolgi?
Dubito a qualche alpinista anacoreta dell’ultima ora.

Con stima e invadenza, temo, in questo caso.

Elisa

 Vincenzo Corsaro - 22/05/2023 23:23:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Questa la sento particolarmente mia, non perché io viva sulla montagna, ma semplicemente perché ho sempre desiderato viverci in montagna. Il mare sarà bello, ma è monotono, la montagna invece... quante cose ha da offrire, ma soprattutto è il luogo dove è più semplice ritrovare sé stessi, la montagna è magia, non finisce mai di stupirci, è una continua sorpresa, ma soprattutto un continuo ritrovarsi.
"[...] vide un singolo fiore,
lo colse con mano tremante
e lo tenne in alto per ammirarne l’unicità.
Quel gesto sollevò il manto di nebbia
e il miracolo della luce, fino allora sconosciuta,
accadde.

Il sole di quel tardo mattino giaceva sui picchi
cullando in un dolce tepore ciò che abbracciava,
i suoi raggi facevano salire la bruma come un velo,
per poi dissolverla rivelando tutta la bellezza nascosta.

Mentre in alto s’indugiava la luce,
un raggio pugnalava le nuvole
colorandole di una striscia dorata,
dalla loro ferita una scia d’oro stillante
scivolò ad illuminare quel fiore che teneva fra le mani.
Quel fiore era il germoglio cresciuto dentro lui,
gli sorrise, sussurrò alla sua anima,
catturò un raggio di sole
e lo diresse verso l’imbocco della valle.[...]"

Grazie per tutto, ciao :)

 SilviaDeAngeliss - 22/05/2023 20:19:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

E’ affascinante decidere di vivere tra le montagne, a contatto con la natura, e tutto quanto di più semplice e manuale possa esistere.
La solitudine diviene una compagna inseparabile, e il rumore del temporale, un compagno piacevole di giorni in cui il sole si è nascosto, in attesa di riemergere con una luce intensa e accattivante..
Sempre bello leggerti, Annalisa, buona serata.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.